Una proposta inaspettata unisce due forze politiche storicamente contrapposte: il Partito Democratico (Pd) e la Lega. Al centro del dibattito, la trasformazione di Venezia in città autonoma, con poteri analoghi a Roma Capitale. Questa convergenza, almeno a livello dichiarativo, apre uno scenario politico interessante.
Il Pd ha depositato al Senato un disegno di legge costituzionale che mira a riconoscere a Venezia uno “status speciale”. Questa iniziativa, sostenuta anche da esponenti del centrodestra, come l’ex governatore del Veneto Luca Zaia, segue il via libera del Consiglio dei Ministri al disegno di legge per l’autonomia di Roma Capitale. La proposta del Pd, a firma del senatore Andrea Martella, precede un’eventuale proposta della Lega, anticipando una discussione che già da tempo coinvolge le forze politiche.
Secondo Martella, i problemi che affliggono Venezia, tra cui la diminuzione della popolazione residente a causa della speculazione immobiliare, il turismo di massa incontrollato e la monocultura economica basata sul turismo, richiedono un intervento istituzionale significativo. Il disegno di legge, modificando l’articolo 114 della Costituzione, attribuirebbe al Comune di Venezia una maggiore autonomia, con potestà legislativa in settori chiave come il trasporto pubblico, la polizia amministrativa, la gestione del territorio, il commercio, la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, il turismo, l’artigianato, i servizi sociali, l’edilizia residenziale pubblica e l’organizzazione amministrativa.
La proposta, frutto di un percorso politico-civico, si contrappone a interventi considerati tardivi da parte di figure come il sindaco Brugnaro e il presidente Zaia. Martella sollecita un impegno concreto da parte delle forze politiche, invitandole a votare la riforma in Parlamento. La Lega, pur non essendo la prima a proporre l’idea, si mostra favorevole al dialogo, riconoscendo l’unicità di Venezia e la necessità di un ordinamento speciale per la sua tutela e valorizzazione. Il senatore leghista Paolo Tosato auspica un consenso trasversale per l’approvazione del testo.
La convergenza tra Pd e Lega su questo tema, sebbene ancora da verificare in sede parlamentare, rappresenta un evento significativo e apre nuove prospettive per il futuro di Venezia. L’iter legislativo sarà fondamentale per determinare la fattibilità concreta di questa ambiziosa proposta di autonomia.