Il Vaticano ha introdotto nuove misure a sostegno delle famiglie, aggiornando le norme sui permessi lavorativi per i propri dipendenti. Un Rescriptum, firmato dal prefetto della Segreteria per l’Economia, Maximino Caballero Ledo, e approvato da Papa Leone XIV, prevede significative novità in materia di congedo parentale.
Per quanto riguarda la paternità, il provvedimento garantisce ai dipendenti vaticani cinque giorni di congedo retribuito in caso di nascita o adozione di un figlio. Questo permesso, facoltativo, può essere usufruito in modo continuativo o frazionato, per giornate intere, entro 30 giorni dall’evento. Durante il periodo di congedo, i dipendenti percepiscono il 100% dello stipendio, con pieno riconoscimento dell’anzianità di servizio. La richiesta deve essere presentata con almeno otto giorni di anticipo.
Questa disposizione rappresenta un’estensione rispetto al precedente congedo di tre giorni introdotto nel 2022 da Papa Francesco. La scelta di aumentare il periodo di permesso a cinque giorni riflette una maggiore attenzione alle esigenze delle famiglie e alla conciliazione tra lavoro e vita privata, anche all’interno del contesto vaticano.
Il Rescriptum introduce inoltre un’importante misura di supporto per le famiglie con figli disabili. I genitori di bambini con disabilità grave accertata potranno usufruire di tre giorni di permesso retribuito al mese, utilizzabili in modo consecutivo o frazionato. Questa disposizione si applica a condizione che il minore non sia ricoverato a tempo pieno in una struttura specializzata. Durante questi giorni di permesso, salvo specifiche autorizzazioni, non è consentito svolgere altre attività lavorative.
Le nuove norme, approvate lo scorso 28 luglio, aggiornano il Testo Unico delle Provvidenze a favore della famiglia e le norme per la concessione dell’assegno familiare. L’obiettivo è quello di ampliare le tutele per i lavoratori vaticani, promuovendo un ambiente di lavoro più inclusivo e attento alle necessità dei dipendenti e delle loro famiglie. Il provvedimento si inserisce in un più ampio contesto di attenzione alle tematiche sociali e familiari da parte della Santa Sede.
In sintesi, le nuove disposizioni del Vaticano mirano a migliorare la conciliazione tra lavoro e famiglia, offrendo un supporto concreto ai neo-padri e alle famiglie con figli disabili. Si tratta di un passo avanti nell’ambito dei diritti dei lavoratori e del benessere delle famiglie, allineando, almeno parzialmente, le politiche vaticane a quelle di molti altri paesi.