Roberto Vannacci, vicesegretario della Lega, è al centro di una polemica per la mancata contribuzione al partito. Secondo quanto riportato da Open, Vannacci non avrebbe versato le quote mensili, a differenza di altri eletti, creando malumori tra i parlamentari che contribuiscono regolarmente.
Ogni parlamentare Lega versa circa 3000 euro mensili, mentre gli europarlamentari contribuiscono con 2000 euro. Vannacci, iscritto al partito da maggio, non ha effettuato alcun pagamento, nemmeno tramite donazioni liberali, nonostante la sua posizione di rilievo. Questo, in un momento in cui la Lega fa i conti con un bilancio negativo di 700.000 euro per il 2024.
La situazione ha generato tensioni interne. Alcuni dirigenti leghisti, pur chiedendo l’anonimato, si chiedono come sia possibile che un vicesegretario non contribuisca alle casse del partito. Anche il ministro Giorgetti versa regolarmente la quota mensile. Vannacci, dal canto suo, ha giustificato la sua scelta con riferimento ad altre sue attività, senza fornire dettagli precisi.
La vicenda evidenzia una crisi finanziaria interna alla Lega e solleva interrogativi sulla trasparenza e sulla coerenza interna al partito. Le prossime mosse della Lega e la risposta di Vannacci saranno cruciali per comprendere l’evolversi della situazione.