Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato il dispiegamento della Guardia Nazionale a Washington D.C., descrivendo la capitale come una città in mano a bande criminali. In una conferenza stampa, Trump ha affermato che il tasso di omicidi a Washington è superiore a quello di città come Bogotà e Città del Messico, e che i furti d’auto sono aumentati considerevolmente. Ha dipinto un quadro allarmistico di una capitale invasa da bande violente, giovani delinquenti, tossicodipendenti e senzatetto.
Tuttavia, queste affermazioni contrastano con i dati ufficiali. Il Dipartimento di Giustizia riporta che, a gennaio, l’incidenza dei crimini violenti a Washington ha raggiunto il livello più basso degli ultimi 30 anni. Il sindaco di Washington, Muriel E. Bowser, ha sottolineato la diminuzione dei crimini violenti negli ultimi due anni, dopo un picco post-pandemia nel 2023. Secondo il Dipartimento di polizia metropolitana, i crimini violenti sono diminuiti del 26% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre gli omicidi sono diminuiti del 12%.
L’intervento di Trump sembra essere motivato da un recente episodio: il furto d’auto subito da Edward Coristine, esperto di sicurezza informatica, che ha lavorato per aziende come Path Network e che è vicino all’ambiente di Elon Musk. La polizia ha arrestato due minorenni, un ragazzo e una ragazza, in relazione all’evento. Questo episodio, secondo alcuni osservatori, potrebbe essere stato strumentalizzato per giustificare una maggiore presenza delle forze dell’ordine nella capitale.
La decisione di Trump di dispiegare la Guardia Nazionale solleva interrogativi sulla proporzionalità della risposta e sulla possibile strumentalizzazione politica della situazione. Il Distretto di Columbia, non essendo uno Stato, è soggetto a una maggiore autorità federale, ma questa decisione ha suscitato critiche da parte delle autorità locali e dei residenti. L’intervento federale, con l’impiego massiccio di forze dell’ordine, solleva preoccupazioni riguardo a un possibile approccio militarizzato alla lotta alla criminalità urbana, come suggerito dal Washington Post.
Il dibattito si concentra ora sulla discrepanza tra le dichiarazioni del presidente e i dati reali sulla criminalità a Washington D.C., e sulla legittimità dell’intervento federale in una città che, secondo le statistiche ufficiali, sta registrando una diminuzione dei crimini violenti.
La situazione a Washington D.C. evidenzia la complessità del rapporto tra sicurezza pubblica, dati statistici e politica, con una narrazione ufficiale che contrasta con i dati oggettivi. L’uso della Guardia Nazionale rimane oggetto di discussioni e analisi, in relazione alla effettiva necessità e proporzionalità dell’intervento.