La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha difeso la decisione di Donald Trump di parlare telefonicamente in privato con Vladimir Putin mentre incontrava leader europei e il presidente ucraino Zelensky. La dichiarazione arriva in risposta ad una domanda del giornalista del New York Times, Shawn McCreesh, che ha sollevato perplessità sulla scelta del Presidente.
Leavitt ha sottolineato che l’incontro con Putin ha permesso di sbloccare una situazione di stallo, facilitando successivi colloqui con altri leader. Ha evidenziato i progressi conseguiti, citando persino il presidente Zelensky che ha definito la conversazione “ottima”. Secondo Leavitt, il dialogo con Putin è stato fondamentale per i successivi incontri e per gli sviluppi positivi nella crisi.
La portavoce ha implicitamente criticato la domanda del giornalista del NYT, suggerendo che solo un giornalista di quel quotidiano avrebbe potuto sollevare tale questione, data la natura positiva e costruttiva degli incontri successivi alla telefonata tra Trump e Putin.
L’episodio evidenzia la complessa relazione tra gli Stati Uniti e la Russia, e il ruolo delicato della comunicazione diplomatica in situazioni di crisi internazionale. La scelta di Trump di parlare in privato con Putin rimane un punto focale del dibattito, con la Casa Bianca che ne difende la necessità strategica.