Lee Claydon, 45 anni, è morto il 2 agosto 2023 dopo una caduta da una balconata durante un concerto degli Oasis allo stadio di Wembley, a Londra. L’uomo, che si trovava allo stadio con il fratello Aaron, sarebbe scivolato su birra rovesciata, secondo quanto riferito alla famiglia.
Il padre di Lee, Clive Claydon, ha dichiarato che al momento dell’incidente c’era birra sparsa ovunque. La polizia sta indagando sulla dinamica dell’accaduto, ma al momento non ci sono certezze definitive sulle cause della caduta. La famiglia esprime dubbi anche sull’efficacia delle barriere di sicurezza presenti nello stadio.
Lee è caduto da una zona rialzata, perdendo l’equilibrio e precipitando sotto gli occhi di numerosi spettatori. È morto sul colpo. Questo tragico evento è stato seguito, il giorno successivo, da un altro incidente: un fan è rimasto gravemente ferito cadendo da una scala nello stadio, riportando un trauma cranico.
Questi due incidenti simili in 24 ore hanno messo sotto pressione l’organizzazione di Wembley. I gestori dello stadio stanno valutando l’introduzione di nuove regole per il consumo e la vendita di alcol durante i concerti. Attualmente, il consumo di bevande alcoliche sugli spalti è vietato solo durante le partite di calcio, una regola introdotta anni fa per contrastare il binge drinking. Per i concerti, invece, la regolamentazione è più permissiva.
Un dipendente dello stadio ha confermato a The Sun che durante le serate dei concerti degli Oasis il consumo di alcol è stato particolarmente elevato. Questa situazione sta spingendo i gestori a considerare limiti più severi, o addirittura un divieto parziale, per evitare future tragedie.
Nel frattempo, la famiglia Claydon sta affrontando il dolore per la perdita di Lee. Il fratello Aaron ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe per sostenere la compagna di Lee, Amanda, e i loro tre figli, Harry, Matthew e James. In pochi giorni sono stati raccolti oltre 21.000 euro. Il padre Clive ha smentito le voci circolate online sull’uso di droghe da parte del figlio, affermando che Lee non era ubriaco né sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, e che la sua morte è stata un tragico incidente.
La vicenda solleva interrogativi sulla sicurezza negli stadi durante i grandi eventi e sulla necessità di una maggiore regolamentazione del consumo di alcol per prevenire simili tragedie in futuro.