A Milano, una donna di 71 anni, Cecilia De Astis, è stata investita e uccisa da un’auto rubata condotta da quattro minorenni di origine rom nel quartiere Gratosoglio. L’accaduto ha suscitato forti reazioni politiche.
Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, ha proposto lo sgombero e la demolizione del campo rom, chiedendo l’arresto dei “pseudo-genitori” e l’annullamento della patria potestà.
Il suo commento sui social ha innescato un dibattito acceso.
I quattro minorenni, tre maschi e una femmina, tutti sotto i 14 anni e quindi non imputabili per legge, sono stati fermati dalla polizia. Il maggiore avrebbe 13 anni. Sono stati trovati in un accampamento abusivo vicino al luogo dell’incidente.
Carlo Calenda, leader di Azione, ha criticato la richiesta di Salvini rivolta al sindaco Sala, definendola una “presa per i fondelli” a scopo propagandistico. La Lega ha replicato attaccando nuovamente il sindaco di Milano.
Anche Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ha espresso la sua condanna, definendo l’accaduto il frutto di una “catena di illegalità, arroganza e impunità”. Ha sottolineato che i responsabili sono stati rintracciati all’interno di un campo rom.
Alessandro Verri, capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Milano, ha ricordato che la Lega da anni chiede la chiusura del campo rom, criticando l’investimento di fondi pubblici per le politiche di integrazione. Il sindaco Sala ha risposto definendo “vergognoso speculare” sulla morte di una persona e ha ribadito l’impegno del Comune nel contrastare gli insediamenti abusivi, citando la chiusura di numerosi campi rom negli anni passati.
Il sindaco ha inoltre sottolineato che la competenza sugli insediamenti rom spetta alla Prefettura, organo periferico del Ministero degli Interni, e che il Comune di Milano ha una politica attiva di superamento dei campi rom.