A Taiwan, le gare di piccioni sono un affare milionario, ma dietro la passione per questi volatili si cela un mondo oscuro fatto di scommesse illegali, rapimenti e droga. Il Guardian ha svelato un giro d’affari che coinvolge centinaia di migliaia di allevatori e milioni di piccioni.
Per vincere, si ricorre a ogni tipo di trucco: dal doping con farmaci per aumentare la velocità dei volatili, al clonaggio dei microchip di tracciamento per far arrivare al traguardo più piccioni, fino al rapimento degli uccelli per chiedere un riscatto. Si usano anche metodi più cruenti, come separare il piccione dalla compagna per renderlo più aggressivo e veloce.
Il governo taiwanese sta cercando di arginare questo fenomeno, considerando i reati legati alle scommesse illegali una priorità. Il Ministero dell’Agricoltura ha affermato che il gioco d’azzardo illegale è la principale fonte di entrate del settore. Per contrastare i trucchi, si stanno organizzando gare in mare aperto, dove i piccioni devono tornare a casa con un microchip. Tuttavia, solo il 60% dei piccioni riesce a completare la gara.
La situazione evidenzia come un hobby apparentemente innocuo possa nascondere un lato oscuro e pericoloso, con implicazioni criminali significative. Il contrasto a questo traffico illegale richiede un impegno significativo da parte delle autorità.