Raphaël Graven, 46 anni, conosciuto online come Jean Pormanove, è morto in Francia dopo una diretta streaming di quasi 12 giorni. Durante la trasmissione, durata 298 ore, ha subito violenze fisiche da altri partecipanti, atti ripresi e trasmessi in diretta.
Secondo le indagini, due co-streamer, NarutoVie e Safine (già indagati per episodi simili), avrebbero inflitto le violenze. La diretta ha raccolto oltre 36.000 euro in donazioni, e gli abusi sarebbero stati a volte incoraggiati dagli spettatori stessi. Il procuratore di Nizza ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia.
Pormanove era noto per le sue “challenge di resistenza”, dirette estreme che duravano giorni. Aveva precedentemente dichiarato che le violenze erano messe in scena, ma questa versione è ora sotto scrutinio. La piattaforma Kick, dove è avvenuta la diretta, ha bannato i co-streamer coinvolti e collaborerà con le autorità.
L’accaduto ha sollevato un dibattito sulla regolamentazione dei contenuti violenti nelle piattaforme di streaming e sulle responsabilità di queste ultime. La ministra francese per il Digitale, Clara Chappaz, ha annunciato la segnalazione del caso alle autorità competenti.