Si è diffusa online la notizia secondo cui il governo venezuelano avrebbe offerto una ricompensa di 50 milioni di dollari per ottenere i cosiddetti “Epstein files”, documenti relativi ai crimini di Jeffrey Epstein mai resi pubblici. Questa informazione, ampiamente condivisa sui social media, risulta tuttavia infondata.

La voce è emersa in seguito all’aumento a 50 milioni di dollari della ricompensa offerta dagli Stati Uniti per informazioni sull’arresto del presidente venezuelano Nicolás Maduro. Alcuni hanno interpretato questa coincidenza come una risposta del governo di Caracas, ma non esistono prove a supporto di tale affermazione.

Non c’è alcuna dichiarazione ufficiale del governo venezuelano che confermi l’esistenza di una simile ricompensa. Sebbene il ministro degli Esteri Yvan Gil abbia menzionato Epstein in un post su Telegram, lo ha fatto nel contesto di una critica all’amministrazione statunitense, definendo l’offerta per l’arresto di Maduro una “disperata distrazione” volta a distogliere l’attenzione dai “files Epstein”. In nessun punto, però, Gil ha annunciato o accennato ad alcuna offerta di denaro da parte del governo venezuelano.
La presunta notizia della ricompensa è stata diffusa anche da alcune fonti, come Brics News, che hanno collegato la vicenda ad una presunta taglia di 50 milioni di dollari su Donald Trump, presentandola come una rappresaglia. Anche in questo caso, mancano conferme ufficiali e la notizia appare priva di fondamento.
In conclusione, l’informazione che il governo di Maduro abbia offerto 50 milioni di dollari per i “files Epstein” è priva di riscontro ufficiale e appare come una notizia falsa. L’assenza di fonti attendibili e la mancanza di comunicazioni ufficiali da parte del governo venezuelano smentiscono categoricamente questa affermazione. La notizia sembra essere frutto di una disinformazione diffusa online.
È importante verificare attentamente le fonti e le informazioni prima di condividerle, al fine di contrastare la proliferazione di notizie false e disinformazione.