Il Tribunale del Lavoro di Milano ha emesso una sentenza a favore dei rider di Glovo, imponendo alla società Foodinho srl, che gestisce il servizio in Italia, l’adozione di misure per proteggere i lavoratori dalle alte temperature.
La decisione, depositata il 18 agosto, prevede un indennizzo di 30 centesimi aggiuntivi per ogni consegna effettuata con temperature superiori ai 25 gradi. Questo bonus, superiore ai 20 centesimi inizialmente proposti da Glovo e causa di precedenti controversie, rappresenta un aumento significativo rispetto alla proposta iniziale dell’azienda.
La controversia nasce da un precedente “bonus temperatura” introdotto da Glovo a luglio, che variava da 5 a 20 centesimi a consegna in base alle temperature. Questa misura, inizialmente pensata per compensare i rischi legati al lavoro sotto il sole, ha incontrato forti critiche sindacali, che ne hanno denunciato l’inadeguatezza e il rischio di incentivare i rider a lavorare in condizioni pericolose per la salute.
Il ricorso al tribunale è stato presentato da Riccardo Vittorio Marotta, rappresentante dei lavoratori, assistito dall’avvocato Carlo De Marchis. Il giudice, oltre all’indennizzo economico, ha imposto a Glovo di fornire ai rider dispositivi di protezione individuale (cappelli, occhiali, creme solari, borracce e sali minerali) e di avviare un confronto con i rappresentanti dei lavoratori sui rischi connessi al lavoro sotto il sole, considerando fattori come età, genere e tipologia contrattuale.
La sentenza si inserisce in un contesto più ampio, caratterizzato dalla recente firma del protocollo nazionale sull’emergenza climatica, che prevede misure per la protezione dei lavoratori dalle temperature estreme. Questo protocollo, pur non citando esplicitamente i rider, li riguarda direttamente, considerando la loro elevata esposizione al caldo.
La sentenza di Milano rappresenta una vittoria per i sindacati e per la tutela dei diritti dei lavoratori nel settore del food delivery. Tuttavia, il dibattito rimane aperto sulla reale efficacia di un bonus di 30 centesimi per compensare i rischi connessi al lavoro sotto il sole. La questione sottolinea la necessità di una maggiore attenzione alla sicurezza e alla salute dei rider, un tema che va oltre il semplice aspetto economico.
Glovo è attualmente sotto osservazione anche per altre questioni, tra cui una multa del Garante per la privacy per violazioni legate al trattamento dei dati. La sentenza sui rider aggiunge un ulteriore elemento di tensione normativa e sindacale in un settore già caratterizzato da forti criticità.