Il governo ha approvato uno "scudo penale" per i medici, limitando la possibilità di perseguimento a casi di colpa grave. Questa nuova legge, inserita in un disegno di legge delega, modifica significativamente le responsabilità professionali dei dottori.
In pratica, i medici saranno perseguibili penalmente solo in presenza di una colpa gravemente accertata, alleggerendo il rischio di denunce per errori o complicazioni mediche che non siano dovute a negligenza grave o imperizia. La norma mira a contrastare il fenomeno delle azioni legali spesso mosse contro i medici, anche in assenza di effettive responsabilità.
L’approvazione di questo provvedimento ha suscitato dibattito. Se da un lato protegge i medici da azioni legali ingiustificate, dall’altro solleva preoccupazioni circa la possibilità di una minore attenzione alla diligenza professionale. Le conseguenze a lungo termine di questa legge sono ancora oggetto di discussione e analisi.
Oltre a questo, il Consiglio dei Ministri ha approvato anche il nuovo decreto sull’esame di maturità, ma questa notizia è un argomento separato.