Rocco Siffredi, in una recente intervista, ha espresso forti critiche nei confronti di OnlyFans, definendolo “una malattia dei nostri tempi”. Secondo l’attore, molte donne si iscrivono alla piattaforma senza comprendere appieno le conseguenze delle loro azioni, spesso finendo per vendere il proprio corpo.
Siffredi ha inoltre commentato il caso del gruppo Facebook “Mia moglie“, dove gli uomini condividevano foto intime delle loro mogli, definendolo una “goliardata maschilista”, pur riconoscendo la gravità dell’accaduto. Ha sottolineato la differenza tra la mentalità del passato, dove la privacy delle mogli era maggiormente protetta, e l’attuale tendenza alla condivisione indiscriminata.
L’attore ha poi condiviso la sua esperienza personale, raccontando di aver interpretato il ruolo di un padre preoccupato per la figlia che pubblica contenuti su OnlyFans nel suo ultimo film. Questo ruolo ha assunto un significato ancora più profondo per Siffredi dopo che suo figlio ha rischiato la vita per una grave malattia.
Infine, Siffredi ha ribadito la sua opinione sul rispetto del codice etico nel lavoro, suggerendo che le scelte professionali debbano essere ponderate e consapevoli, soprattutto in un contesto digitale dove le immagini e le informazioni rimangono online per sempre.