Una donna, originaria del Nord Italia, ha dato alla luce una bambina, Fabiana, sulla spiaggia di Marina di Caulonia (Reggio Calabria) la notte del 7 agosto. La donna, al nono mese di gravidanza e in vacanza con la sua famiglia, ha partorito in mare e poi si è avvicinata alla riva, con la neonata avvolta in una felpa.
Alcuni giovani presenti in spiaggia hanno assistito alla scena e si sono avvicinati alla donna. La ragazza ha spiegato loro di aver appena partorito e che aveva intenzione di affidare la bambina in adozione. La neonata presentava del sangue e una sostanza biancastra, ma era in buone condizioni di salute.
La donna ha raccontato di aver tagliato il cordone ombelicale utilizzando una targhetta di metallo, e ha affidato temporaneamente la piccola a una delle ragazze presenti. Successivamente, i giovani presenti hanno allertato i soccorsi.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e un’ambulanza. La donna è stata trasportata presso l’ospedale di Locri per essere monitorata. La bambina, invece, è stata immediatamente presa in carico dai sanitari.
Grazie al protocollo “Mamma”, attivo in tutte le strutture sanitarie italiane, la donna ha potuto mantenere l’anonimato. Questo protocollo garantisce la tutela della privacy e dei diritti della madre e del bambino in situazioni come questa.
La neonata è stata affidata a una famiglia adottiva, pronta ad accoglierla e ad amarla. La storia di Fabiana rappresenta un esempio di come, anche in circostanze difficili e delicate, sia possibile garantire la sicurezza e il benessere di una madre e del suo bambino, preservando il loro diritto all’anonimato.
Il nome “Fabiana” è stato scelto in onore della dottoressa dell’ospedale di Locri che si è occupata per prima della piccola. La vicenda evidenzia l’importanza dei protocolli esistenti e il supporto offerto dalle istituzioni in situazioni di vulnerabilità materna.
La notizia, inizialmente riportata da Repubblica, ha suscitato un ampio dibattito sull’importanza dei servizi di supporto alle donne in gravidanza e sulle necessità di garantire sempre il benessere sia della madre che del bambino.