Lorena Venier, madre del 35enne Alessandro Venier trovato morto e fatto a pezzi a Gemona del Friuli, ha scritto quattro lettere di scuse dal carcere di Trieste, definendo il suo gesto “mostruoso, ma necessario”. La 61enne, sottoposta a terapia farmacologica e sorveglianza per prevenire gesti autolesionistici, si trova in una condizione psicologica grave, come dichiarato dal suo avvocato Giovanni De Nardo.
L’infermiera non è in isolamento, ma sottoposta a costante monitoraggio da parte degli operatori carcerari, con un protocollo di supporto psicologico e farmacologico. Nei giorni successivi all’omicidio, la compagna di Alessandro, Mailyn Castro Monsalvo, e la madre di lui avevano riferito ai sanitari che l’uomo era partito per la Colombia, un racconto confermato dal fatto che Alessandro aveva effettivamente comunicato agli amici il suo imminente trasferimento.
Questa versione concordata tra le due donne serviva a depistare le indagini. La fragilità psicologica di Mailyn, documentata da una precedente rinuncia a un incarico dirigenziale per problemi di salute mentale nel 2021, contribuisce a chiarire il contesto. La questione dell’affido della figlia di sei mesi, nata nel gennaio 2025, è attualmente al centro dell’attenzione. In un videocollegamento, Mailyn ha espresso il desiderio che la bambina sia affidata alla nonna materna in Colombia, mentre i genitori di Mailyn hanno avviato una raccolta fondi per sostenere le spese legali e il viaggio in Italia.
Le indagini, coordinate dalla Procura, proseguono. Gli investigatori torneranno sul luogo del ritrovamento del cadavere per ulteriori accertamenti. Il movente dell’omicidio resta ancora da chiarire completamente, anche se emergono elementi sulle preoccupazioni della madre di Alessandro riguardo alla nuora e alla possibile fuga del figlio in Colombia con la nipotina. Dalle indagini è emerso che Alessandro è stato sedato con farmaci, ha sofferto per sei ore prima di morire ed è stato poi fatto a pezzi. L’autopsia fornirà dettagli più precisi sulle modalità della morte.
La vicenda ha sollevato numerose questioni, tra cui la salute mentale delle persone coinvolte e la complessità delle dinamiche familiari che hanno portato a questo tragico evento. Le indagini puntano a ricostruire nel dettaglio la sequenza degli eventi e a chiarire ogni aspetto del delitto.