Quattro giovani, tre di origine marocchina e una italiana, sono stati arrestati a Torino con l’accusa di occupazione abusiva di un immobile. L’episodio si è verificato in un appartamento di corso Brescia, nel quartiere Aurora, mentre i proprietari erano in vacanza.
Secondo quanto riportato dalle forze dell’ordine, i quattro hanno forzato la porta d’ingresso dell’abitazione e vi si sono introdotti. Il proprietario, avvisato da un vicino di casa che aveva notato movimenti sospetti, ha immediatamente contattato il 112.
Sul luogo sono intervenuti i carabinieri della Compagnia Oltre Dora, che hanno trovato i quattro giovani all’interno dell’appartamento. Interrogati dai militari, i giovani hanno ammesso di sapere che la casa era vuota e di aver intenzione di rimanervi fino al ritorno dei proprietari. Questa giustificazione, tuttavia, non ha impedito l’arresto.
L’accusa è di “occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui”, un reato previsto dall’articolo 634 bis del codice penale, introdotto recentemente con il Decreto Sicurezza. Tale articolo prevede pene severe, con una reclusione che va dai due ai sette anni.
Il reato, come specificato dalla legislazione, si configura con l’occupazione di un immobile senza titolo legittimo, eventualmente accompagnata da violenza o minaccia. La violenza può includere anche azioni che limitano la libertà della vittima, come l’ostruzione dell’accesso all’edificio o la sostituzione di serrature.
L’introduzione dell’articolo 634 bis prevede inoltre una procedura d’urgenza per il rilascio immediato dell’immobile occupato abusivamente, garantendo una tutela più rapida ed efficace per i proprietari.
L’episodio di Torino evidenzia l’applicazione pratica della nuova legge e sottolinea l’importanza della vigilanza e della segnalazione tempestiva di eventuali occupazioni abusive. L’arresto dei quattro giovani rappresenta un caso emblematico delle conseguenze previste per chi commette questo tipo di reato.