Una vicenda commovente ha coinvolto la cittadina di Caulonia, in provincia di Reggio Calabria. Il 7 agosto, una turista piemontese di 30 anni ha dato alla luce una bambina, Fabiana, sulla spiaggia, in circostanze straordinarie. La donna, in travaglio, si è diretta autonomamente verso il mare, dove ha partorito e ha poi reciso il cordone ombelicale.
Alcuni giovani, testimoni casuali della scena, le hanno prestato soccorso allertando immediatamente le autorità. Sia la madre che la neonata sono state trasportate in ospedale a Locri, dove hanno ricevuto le cure necessarie. Dopo alcuni giorni di degenza, la madre ha deciso di non tenere con sé la bambina, dichiarando di non potersi prendere cura di lei. Questa decisione, pur dolorosa, non ha comportato alcun atto di abbandono o violenza nei confronti della neonata.
La notizia si è diffusa rapidamente, generando un’ondata di solidarietà e di offerte di adozione per la piccola Fabiana. Il sindaco di Caulonia, Francesco Cagliuso, ha espresso commozione per l’accaduto, sottolineando la generosità dimostrata dalla comunità locale, che si è prodigata per aiutare la bambina con doni e offerte di sostegno. L’ospedale è stato letteralmente sommerso da regali e richieste di adozione.
Dopo aver completato gli adempimenti burocratici previsti e trascorso il periodo di tempo stabilito per eventuali cambiamenti di decisione da parte della madre biologica, Fabiana è stata affidata a una famiglia di Reggio Calabria. La scelta è stata fatta tenendo in considerazione l’interesse superiore della bambina, garantendole un ambiente familiare sicuro e amorevole. La vicenda si conclude, quindi, con un lieto fine, seppure in un contesto inizialmente drammatico.
La storia di Fabiana evidenzia, da un lato, la fragilità e le difficoltà che possono affrontare alcune giovani madri, e dall’altro, la capacità di solidarietà e il grande cuore delle persone che si sono mobilitate per aiutare la neonata. L’episodio rimane impresso nella memoria collettiva come un esempio di umanità e di speranza.