Nel giro di pochi giorni, la Lombardia è stata teatro di tre tragedie che hanno visto protagonisti giovani annegati nei fiumi Adda e Ticino. Il primo episodio si è verificato giovedì 14 agosto a Merlino, dove un sedicenne, Karim Hamed Mandi, ospite di una comunità per minori stranieri, ha perso la vita dopo essersi tuffato in una zona vietata del fiume Adda a Bocchi di Comazzo. Nonostante i soccorsi immediati e il trasporto al San Raffaele, il giovane è deceduto poco dopo. Le cause della morte sono ancora sotto investigazione, ma si ipotizza un possibile malore o un impatto violento con l’acqua.
Sabato 16 agosto, un nuovo dramma si è consumato nel Lodigiano. Un 27enne è annegato nel fiume Adda a Montanaso Lombardo dopo essersi tuffato. Nonostante l’intervento dei vigili del fuoco con i sommozzatori e i tentativi di rianimazione, il giovane non è sopravvissuto. Questo è il secondo episodio fatale in pochi giorni nello stesso tratto del fiume.
Sempre nella giornata di sabato 16 agosto, una tragedia simile si è verificata a Somma Lombardo, in provincia di Varese. Un 24enne è morto annegato nel fiume Ticino, nei pressi della diga del Panperduto. Malgrado l’intervento immediato dei vigili del fuoco, del 118 e dei carabinieri, il decesso è stato constatato sul posto. Anche in questo caso, le circostanze precise dell’incidente sono oggetto di indagine.
Questi eventi tragici sottolineano l’importanza della sicurezza in acqua e il rispetto delle normative vigenti. Le autorità locali raccomandano vivamente di evitare di tuffarsi in zone non sorvegliate e di prestare la massima attenzione durante i bagni e le attività acquatiche. L’elevato numero di incidenti in breve tempo impone una riflessione sulle misure di prevenzione e sulla sensibilizzazione del pubblico sui pericoli connessi a comportamenti imprudenti in prossimità di corsi d’acqua.
Le indagini sono in corso per accertare le cause di ogni singolo incidente, ma le tragedie mettono in luce la necessità di una maggiore vigilanza e consapevolezza da parte di tutti coloro che frequentano i fiumi della Lombardia durante la stagione estiva.