Durante i suoi viaggi all’estero, Vladimir Putin è sempre seguito da un membro dello staff con un compito insolito: raccogliere le sue feci. Questa pratica, confermata da diverse fonti giornalistiche, solleva interrogativi sulle reali condizioni di salute del presidente russo.
La preoccupazione del Cremlino è evitare che campioni biologici di Putin finiscano nelle mani di potenziali avversari. Analisi di tali campioni potrebbero rivelare informazioni sulle sue condizioni di salute, alimentando speculazioni già diffuse negli ultimi anni. Si vocifera infatti di diverse malattie, dal cancro al Parkinson, tutte smentite dal governo russo.
La prassi di prelevare e conservare gli escrementi del presidente è stata documentata già nel 2017 e nel 2018 da diversi giornalisti investigativi. Si parla di contenitori sterilizzati e di un ‘bagno portatile’ che accompagna Putin nei suoi spostamenti internazionali, a testimonianza di un livello di sicurezza senza precedenti.
L’episodio evidenzia il riserbo che circonda la salute di Putin e la meticolosa attenzione alle misure di sicurezza adottate dal Cremlino. La curiosità pubblica rimane alta, alimentata dalla mancanza di trasparenza e dalla persistenza delle voci di possibili problemi di salute.