Il periodo di Ferragosto, tradizionalmente dedicato al relax e alle vacanze, ha mostrato quest’anno un lato oscuro del turismo italiano. In diverse località, dal Salento alle Dolomiti, si sono registrati episodi di inciviltà e mancanza di rispetto per l’ambiente e le normative.
In alcune zone balneari, come Porto Cesareo, la presenza massiccia di turisti ha portato alla creazione di campeggi improvvisati su isolotti, con ombrelloni, tende e paraventi che hanno trasformato aree protette in spazi occupati. A Gallipoli, oltre all’affollamento eccessivo, si sono verificati episodi pericolosi, come il lancio di bottiglie contro le auto e l’utilizzo incontrollato di moto d’acqua, causando disagi ai bagnanti e interventi della Guardia Costiera.
Il degrado non si limita al sud Italia. Anche in Liguria, ad Alassio, si sono registrati episodi di violenza, con una rissa tra un giovane e un bagnino che ha causato un’aggressione fisica. La Sardegna, invece, ha dovuto affrontare il problema dei rifiuti abbandonati sulle spiagge, con sacchetti di plastica, mozziconi e resti di picnic che deturpano il paesaggio. Legambiente ha stimato una media di 892 rifiuti ogni 100 metri di litorale, principalmente plastica.
Nemmeno le aree montane sono state risparmiate. Sulle Dolomiti e nelle Orobie si sono segnalati casi di escursionisti impreparati, con conseguenti danni a rifugi e bivacchi vandalizzati. Questi episodi mettono in luce la necessità di una maggiore responsabilizzazione da parte dei turisti e di un’azione più incisiva da parte delle autorità per prevenire e contrastare questi comportamenti.
La sfida è quella di coniugare il diritto al turismo con il rispetto dell’ambiente e delle comunità locali. È necessario promuovere un turismo sostenibile, che rispetti il patrimonio naturalistico e culturale del paese, educando i turisti a comportamenti più responsabili ed incentivando pratiche di gestione dei rifiuti e di rispetto delle normative.
In conclusione, il Ferragosto 2023 ha evidenziato un contrasto tra il desiderio di relax e svago e la necessità di preservare l’ambiente e la sicurezza pubblica. La riflessione su questi episodi dovrebbe portare a una maggiore consapevolezza e a misure concrete per garantire un turismo più responsabile e sostenibile nel futuro.