Il sindaco di Forio d’Ischia, Stanislao Verde, ha annullato un evento previsto per il 13 agosto, con protagonista la tiktoker Rita De Crescenzo. L’evento, che avrebbe dovuto tenersi in una sala bingo locale, è stato bloccato dal primo cittadino per preservare l’immagine del comune e prevenire possibili riflessi negativi sulla sua reputazione. Il sindaco ha motivato la sua decisione con la volontà di evitare “cattiva pubblicità e trash”, suscitando la reazione immediata della tiktoker.
Rita De Crescenzo, influencer con quasi due milioni di follower su TikTok, ha espresso il suo disappunto attraverso un video pubblicato sulla piattaforma, accusando il sindaco di Forio di vergogna e chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine. La sua affermazione “Ci vediamo in tv a settembre” lascia intendere l’intenzione di affrontare la questione pubblicamente. Il sindaco, tuttavia, ha rigettato le accuse di censura, ribadendo la sua decisione come un atto di tutela dell’immagine del comune.
Questa vicenda giunge a pochi giorni da un altro episodio che ha visto coinvolta la stessa Rita De Crescenzo. Insieme all’influencer Angelo Napolitano, è stata protagonista di un video girato all’interno degli uffici del Consiglio regionale della Campania, su invito del consigliere regionale Pasquale Di Fenza (Azione-Italia Viva). Il video ha scatenato forti critiche, in particolare da parte del leader nazionale di Azione, Carlo Calenda, che ha definito Di Fenza “un buffone” e ha annunciato la sua espulsione immediata dal partito.
La decisione del sindaco di Forio ha sollevato un dibattito sulla libertà di espressione e sul ruolo delle istituzioni locali nel regolamentare eventi pubblici. La questione pone interrogativi sulla legittimità di vietare un evento sulla base di una valutazione soggettiva del suo potenziale impatto sull’immagine di un comune, e sul confine tra la tutela dell’immagine pubblica e la censura. L’episodio del Consiglio regionale, inoltre, evidenzia i problemi legati all’utilizzo improprio di spazi istituzionali e alle conseguenze che ne possono derivare.
La vicenda continua ad alimentare il dibattito pubblico, sollevando questioni di libertà di espressione, responsabilità degli influencer e del ruolo delle istituzioni pubbliche. Le dichiarazioni della tiktoker e la risposta del sindaco suggeriscono che la controversia potrebbe ulteriormente svilupparsi nei prossimi mesi.