Il governo francese guidato da François Bayrou è sull’orlo del collasso. L’8 settembre, Bayrou chiederà la fiducia dell’Assemblea nazionale per un piano di riduzione del deficit da 44 miliardi di euro. Tuttavia, le principali opposizioni hanno già annunciato il loro voto contrario, mettendo a rischio la sopravvivenza dell’esecutivo.
Questa situazione deriva dalla crescente tensione politica ed economica in Francia, aggravata dalla dissoluzione anticipata dell’Assemblea nazionale nel giugno 2024. La caduta del governo potrebbe portare ad un nuovo scioglimento dell’Assemblea, con gravi conseguenze politiche e finanziarie. Il ministro delle Finanze ha ammesso il rischio di un intervento del Fondo Monetario Internazionale.
Le opposizioni hanno reagito duramente, con Mélenchon che chiede le dimissioni di Macron e Le Pen che ribadisce la richiesta di scioglimento dell’Assemblea. Anche i mercati finanziari hanno risentito dell’incertezza, con la Borsa di Parigi in forte calo.
Bayrou cercherà di ottenere il consenso tramite il dialogo sociale, intervenendo presso i sindacati per arginare le proteste previste. Il voto dell’8 settembre riguarderà l’urgenza del piano, non i dettagli delle misure. Nonostante ciò, il rischio di una crisi istituzionale resta elevato.