Alec Luhn, giornalista ambientale di 38 anni, è stato ritrovato vivo dopo sei notti trascorse solo nel parco nazionale di Folgefonna, in Norvegia. L’escursione di quattro giorni prevista si è trasformata in una lotta per la sopravvivenza a causa del maltempo. Luhn, partito il 31 luglio dal centro all’aperto di Ullensvang, aveva comunicato l’itinerario alla moglie, Veronika Silchenko, prima di partire.
Quando non ha fatto ritorno, i familiari hanno lanciato l’allarme, dando inizio a complesse ricerche nel vasto e impervio parco nazionale. Una squadra di 30 volontari, supportata da cani, droni e polizia, ha partecipato alle operazioni, spesso interrotte dalle avverse condizioni meteorologiche. Il terreno difficile e il maltempo hanno reso le ricerche estremamente challenging.
Luhn è stato ritrovato con una grave ferita alla gamba, ma cosciente. Geir Arne Sunde, responsabile del servizio di ambulanza aerea, ha descritto le sue condizioni come serie ma non critiche. Stig Hope, della Croce Rossa, ha definito il salvataggio eccezionale, sottolineando la rarità di ritrovamenti di persone vive dopo così tanti giorni in simili condizioni. La sopravvivenza di Luhn è stata definita un vero miracolo.
Luhn, giornalista ambientale di fama internazionale, ha lavorato per testate come il New York Times e The Atlantic. Dal 2013 al 2017 è stato corrispondente del Guardian dalla Russia. La sua esperienza e la sua determinazione sono state fondamentali per la sua sopravvivenza in questa difficile situazione. La sua storia evidenzia i pericoli delle escursioni in ambienti ostili e l’importanza di una preparazione adeguata.