La situazione nella Striscia di Gaza rimane critica, con bombardamenti in corso. Una nuova proposta di cessate il fuoco è stata presentata ad Hamas: una tregua di due mesi in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi, suddiviso in due fasi. Si tratta di un accordo preliminare, soggetto a ulteriori trattative. Hamas sta valutando la proposta. Donald Trump, tramite il suo social Truth, ha dichiarato che il rilascio degli ostaggi avverrà solo dopo la sconfitta di Hamas.
Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno annunciato un piano per evacuare Gaza City entro due mesi, per poi accerchiarla e occuparla. Secondo il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, gli ultimi attacchi aerei hanno causato la morte di almeno 17 persone. Altre 5 persone sono decedute per fame e malnutrizione, tra cui due bambini. Un parroco locale ha confermato la distribuzione di tende, ma ha espresso preoccupazione per la capienza, considerando i 2,3 milioni di abitanti di Gaza City. I bombardamenti continuano, causando numerose vittime civili.
Il caso di Marah Abu Zahri, la giovane palestinese deceduta a Pisa dopo il ricovero, sta generando tensioni. L’equipe medica italiana attribuisce la morte ad un grave deperimento organico, accelerato dalle precarie condizioni di salute. La madre ha riferito che la figlia aveva perso oltre 20 kg, mangiando solo biscotti e tè per cinque mesi. Le analisi hanno escluso la leucemia, causa di morte indicata dal Coordinamento delle Attività Governative nelle Territori (COGAT), ente israeliano. Il COGAT accusa inoltre il governo italiano di ritardi nell’evacuazione di Marah, ritenendoli responsabili del decesso.