Un fornaio di San Mauro Cilento, in provincia di Salerno, ha aumentato del 100% il prezzo dei suoi prodotti per i turisti americani in risposta ai dazi imposti dall’amministrazione Trump. Il cartello esposto nel suo negozio, “Il Fornaio”, recita: “Ai dazi del signor Trump noi rispondiamo in questo modo: il prezzo dei prodotti del nostro negozio è maggiorato del 100% a tutti i cittadini Usa”.
Antonio Altobello, titolare della panetteria, spiega che l’iniziativa, oltre ad essere una provocazione, rappresenta un gesto simbolico di reazione alla guerra commerciale innescata dagli Stati Uniti e che ha colpito anche l’Europa. Altobello critica il silenzio italiano di fronte a queste decisioni, auspicando una maggiore fermezza e consapevolezza da parte del paese.
Il fornaio sottolinea l’importanza di dimostrare che l’Italia è un paese con carattere e coscienza, non succube delle decisioni dell’Unione Europea o degli Stati Uniti. Nonostante le sue simpatie politiche per Giorgia Meloni, Altobello rivolge una critica alla premier, ritenendo che dovrebbe mostrare maggiore determinazione nella gestione del conflitto israelo-palestinese.
L’accoglienza del cartello da parte della clientela è stata generalmente positiva. Molti clienti apprezzano l’iniziativa, considerandola un gesto significativo, anche se di piccola portata. La presenza di numerosi turisti americani durante l’estate contribuisce a diffondere la notizia, con molti che fotografano il cartello come ricordo.
L’azione del fornaio di San Mauro Cilento rappresenta un caso singolare di resistenza simbolica ai dazi americani. Sebbene di impatto limitato, l’iniziativa ha attirato l’attenzione dei media, diventando un esempio di reazione popolare alle politiche commerciali internazionali. La scelta di colpire specificamente i turisti americani evidenzia una strategia mirata a comunicare un messaggio diretto e forte, in un contesto di crescente tensione tra Europa e Stati Uniti.
Il gesto di Altobello solleva interrogativi sulla percezione dell’impatto dei dazi sulle piccole imprese italiane e sulla necessità di trovare strategie efficaci per contrastare le politiche protezionistiche.