L’estate rappresenta per molti un periodo ideale per praticare attività in montagna, ma il crescente numero di turisti, spesso impreparati, sta causando un allarmante aumento di incidenti, alcuni dei quali mortali. Secondo i dati del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), aggiornati a metà agosto, si registra una media di circa tre decessi al giorno nelle aree montane italiane, con un totale di vittime che si avvicina al centinaio dall’inizio dell’estate.
Il CNSAS evidenzia che una percentuale significativa degli interventi di soccorso riguarda escursionisti colpiti da malori o cadute. Il 44% delle operazioni si concentra su queste due tipologie di eventi, mentre il restante 56% comprende altre situazioni di emergenza in montagna. Le cause principali degli incidenti sono spesso attribuibili ad una mancanza di preparazione e di consapevolezza dei rischi connessi alle attività in alta quota.
Molti turisti si avventurano in montagna senza la dovuta attrezzatura e con una preparazione inadeguata. Simone Alessandrini del Soccorso Alpino sottolinea l’aumento esponenziale del turismo montano negli ultimi anni, ma evidenzia come questo non sia di pari passo con un aumento della preparazione degli escursionisti. La maggior parte dei turisti non frequenta corsi specifici né è iscritta al Club Alpino Italiano, risultando così impreparata ad affrontare le difficoltà e le insidie tipiche dell’ambiente montano.
Un problema significativo è rappresentato dalla mancanza di equipaggiamento adeguato. Spesso gli escursionisti indossano scarpe da città, abbigliamento inadeguato (magliette di cotone), e non portano con sé quantità sufficienti di acqua o altro equipaggiamento essenziale. Questa carenza di preparazione, unita a condizioni meteorologiche variabili e alla difficoltà dei percorsi, incrementa notevolmente il rischio di incidenti, anche gravi.
In molti casi, l’impulso a scattare foto per i social media spinge i turisti a cimentarsi in percorsi oltre le loro capacità, senza una adeguata valutazione del rischio. Il CNSAS, di conseguenza, lancia un appello alla prudenza, invitando tutti i turisti a prepararsi adeguatamente prima di intraprendere escursioni in montagna, a rispettare le regole di sicurezza e ad essere consapevoli dei propri limiti fisici.
È fondamentale ricordare che la montagna, pur offrendo panorami suggestivi, richiede rispetto, competenza e una valutazione accurata dei propri limiti e delle condizioni ambientali. Una adeguata preparazione, l’utilizzo di attrezzature appropriate e la consapevolezza dei rischi sono elementi cruciali per godere della bellezza della montagna in sicurezza.