Edith Bruck, scrittrice e poetessa sopravvissuta alla Shoah, in una recente intervista rilasciata a La Stampa, ha espresso la sua opinione sulla situazione israelo-palestinese, auspicando una risoluzione del conflitto attraverso il riconoscimento dello Stato palestinese e il ritiro di Israele dalla Cisgiordania.
Secondo Bruck, il riconoscimento di uno Stato palestinese indipendente è un passo fondamentale per porre fine alla violenza e all’odio che da decenni caratterizzano il conflitto. La convivenza pacifica tra due Stati, Israele e Palestina, rappresenta, nelle sue parole, l’unica soluzione possibile per garantire la sicurezza e la stabilità nella regione. Tuttavia, la scrittrice sottolinea la necessità di una pace reale e duratura, non solo una tregua superficiale.
L’autrice ha espresso preoccupazione per la violenza in atto, definendo il massacro in corso nella Striscia di Gaza “spaventoso”, pur precisando che non si tratta di un genocidio nel senso storicamente inteso, evitando di banalizzare il termine e la gravità dell’Olocausto. Riconosce la drammaticità della situazione a Gaza, sottolineando tuttavia le differenze tra questo conflitto e l’Olocausto.
Bruck critica inoltre la posizione di molti giovani che, pur manifestando contro la situazione in Israele, non si impegnano attivamente per la promozione di una pace effettiva, schierandosi unilateralmente. Secondo la scrittrice, le proteste dovrebbero essere indirizzate alla ricerca di una soluzione pacifica che consideri le esigenze di entrambe le parti, senza prendere posizione netta a favore di una sola.
La scrittrice conclude esprimendo un profondo senso di vergogna e rammarico per la situazione attuale, evidenziando il danno provocato dalle azioni del governo israeliano non solo alla popolazione palestinese, ma anche alla comunità ebraica internazionale, alimentando un’ondata di antisemitismo. L’appello di Bruck si concentra sulla necessità urgente di porre fine a questo conflitto e sulla responsabilità di tutti i soggetti coinvolti nel trovare una soluzione di pace duratura.