Un episodio di potenziale compromissione della sicurezza nazionale ha coinvolto l’amministrazione Trump in seguito al vertice tra il presidente Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin tenutosi il 15 agosto. Un plico di documenti riservati, contenenti dettagli del summit, è stato ritrovato in un hotel di Anchorage, in Alaska, da tre ospiti del Captain Cook Hotel.
Le otto pagine ritrovate includevano informazioni sensibili relative all’organizzazione del vertice. Tra queste, l’elenco delle stanze utilizzate per gli incontri, gli orari degli appuntamenti e persino il dettaglio di un regalo che Trump avrebbe dovuto fare a Putin: una statua da scrivania raffigurante l’aquila calva americana. I documenti contenevano inoltre numeri di telefono di funzionari statunitensi e i nomi di 13 rappresentanti ufficiali russi e americani, con indicazioni fonetiche per la corretta pronuncia dei cognomi.
Un’ulteriore pagina descriveva il menu del pranzo ufficiale previsto tra le delegazioni americana e russa, inclusi i posti a sedere. Si prevedeva che Trump e Putin si sarebbero seduti uno di fronte all’altro, con membri chiave dei rispettivi governi ai loro lati. Il pranzo, tuttavia, non si è svolto a causa della brevità dell’incontro.
La vice portavoce della Casa Bianca, Anna Kelly, ha cercato di minimizzare l’accaduto, definendo i documenti un semplice “menu del pranzo”. Il Dipartimento di Stato non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Esperti di sicurezza hanno invece espresso preoccupazione, sottolineando la gravità della negligenza nell’aver lasciato documenti riservati in una stampante pubblica di un hotel.
Jon Michaels, professore di diritto alla UCLA, ha definito l’episodio un esempio di “sciatteria e incompetenza”, evidenziando la facilità con cui informazioni sensibili possono essere compromesse a causa di simili negligenze. Questo incidente segue altri episodi simili sotto l’amministrazione Trump, come la divulgazione accidentale di informazioni riservate tramite gruppi chat della polizia federale.
L’episodio solleva interrogativi sulla sicurezza delle informazioni governative e sulle procedure adottate per la gestione di documenti riservati durante incontri di alto livello. L’incidente evidenzia la necessità di maggiore attenzione e formazione del personale in merito alla gestione di informazioni sensibili per prevenire future violazioni della sicurezza.