Con l’entrata in vigore del divieto di utilizzo dei cellulari nelle scuole, disposto dal Ministro Valditara a partire da settembre 2023, gli istituti scolastici italiani si sono organizzati in modi diversi per garantire il rispetto della nuova regolamentazione. L’applicazione del divieto, infatti, è lasciata all’autonomia scolastica, portando a una varietà di approcci e sanzioni.
In molte scuole, il sistema sanzionatorio ricorda un sistema a punti, con un’escalation di misure disciplinari in base alla gravità e alla recidività dell’infrazione. Un primo richiamo verbale può essere seguito da annotazioni sul registro, convocazione dei genitori, sospensioni da uno a quindici giorni, e in casi estremi, l’esclusione da gite scolastiche o altre attività extracurricolari.
Alcuni istituti hanno optato per la consegna obbligatoria dei cellulari all’inizio delle lezioni, restituendoli al termine della giornata. Questa procedura, adottata in diverse scuole, prevede spesso la consegna dei dispositivi spenti, con controlli specifici per assicurarsi che siano inattivi. In alcuni casi, il divieto si estende anche agli smartwatch.
L’approccio alla gestione del divieto varia anche in base al tipo di infrazione. La semplice presenza visibile del cellulare sul banco può comportare sanzioni differenti rispetto all’utilizzo attivo del dispositivo per chiamate, messaggi, o giochi. Inoltre, la diffusione di foto e video realizzati a scuola attraverso i social media può portare a sanzioni più severe, anche con sospensioni di durata maggiore.
La prevenzione è un altro aspetto fondamentale. Alcune scuole hanno implementato sistemi di armadietti per la custodia dei cellulari, o richiedono agli studenti di riporre i dispositivi negli zaini, in modo da impedire l’accesso durante le ore di lezione. L’obiettivo è quello di ridurre al minimo le distrazioni e le potenziali violazioni delle regole.
È importante sottolineare che non tutte le scuole hanno dovuto ridefinire i propri regolamenti. Alcune istituzioni avevano già in atto sistemi disciplinari specifici per l’uso dei dispositivi elettronici, adattandoli semplicemente alla nuova normativa nazionale. La varietà di soluzioni adottate riflette la diversità del contesto scolastico italiano e l’autonomia decisionale concessa alle singole scuole.
In conclusione, la gestione del divieto di utilizzo dei cellulari a scuola è un processo complesso che richiede un approccio graduale, attento alle esigenze degli studenti e capace di conciliare l’efficacia del divieto con la necessità di un ambiente scolastico sereno e costruttivo. La scelta delle modalità di applicazione varia in base al contesto specifico e alle caratteristiche di ogni singola scuola.