Un uomo di 67 anni è stato condannato a risarcire la ex moglie con 320.000 euro per anni di violenze e maltrattamenti. La sentenza del tribunale di Lecce condanna l’uomo per aver costretto la donna a rapporti sessuali con sconosciuti e a lavorare in condizioni disumane, persino durante la gravidanza.
Le violenze, durate dal 2003 al 2009, includevano pestaggi anche davanti ai figli e l’obbligo di partecipare a incontri a sfondo sessuale con estranei. La donna ha subito un profondo trauma psicologico, con una depressione diagnosticata come stabile e irreversibile, direttamente collegata alle violenze subite.
La consulenza medico-legale ha evidenziato come le azioni dell’uomo abbiano portato alla perdita dell’identità e dell’autodeterminazione della vittima, con pesanti ripercussioni sulla sua vita personale, familiare e sociale. Anche dopo anni, la donna continua a soffrire le conseguenze di questi eventi.
La condanna rappresenta un precedente importante nel riconoscimento del danno psicologico causato da violenza domestica e costringe il colpevole a risarcire la vittima per il grave danno subito. La sentenza sottolinea la gravità delle azioni dell’uomo e l’importanza di proteggere le donne dalla violenza.