Il turismo italiano, tornato a livelli pre-pandemia, presenta un lato oscuro: comportamenti scorretti e poco rispettosi da parte di alcuni visitatori. Guide turistiche segnalano episodi che vanno dalla semplice ignoranza a vere e proprie azioni di vandalismo.
A Verona, ad esempio, alcuni turisti confondono l’Arena con il Colosseo, fotografano tapparelle come se fossero monumenti, o si appoggiano a pareti affrescate di secoli. Altre situazioni segnalano una mancanza di rispetto più grave: scritte sui muri della Casa di Giulietta, picnic sui gradini di monumenti storici, e indifferenza alle regole di comportamento.
Le guide sottolineano che, in alcuni casi, si tratta di differenze culturali, mentre in altri la causa è la fretta e la superficialità del turismo mordi e fuggi. Gruppi di turisti organizzati, con itinerari frenetici che prevedono colazione a Monaco, pranzo a Innsbruck e caffè a Sirmione per poi visitare Verona in un’ora, prima di dirigersi verso altre città italiane in giornata, impediscono un’esperienza turistica autentica e consapevole.
Questo tipo di turismo, concentrato su una visita rapida e superficiale di più città, non permette di apprezzare a pieno il patrimonio culturale e artistico italiano, riducendo le destinazioni turistiche a semplici tappe di un itinerario predefinito, dove la quantità prevale sulla qualità dell’esperienza.
Esiste, tuttavia, anche un turismo di qualità, rappresentato da visitatori che dedicano più tempo alla scoperta del territorio e che sono disposti a investire risorse economiche per un’esperienza più approfondita. Questa tipologia di turismo, pur essendo in crescita, è limitata alle fasce di popolazione con maggiori disponibilità economiche.
Il quadro complessivo viene aggravato dal degrado urbano presente in alcune città. Strade con odori sgradevoli, ambulanti abusivi, occupazione di spazi pubblici da parte di artisti di strada non autorizzati, contribuiscono a creare un ambiente non ideale per i turisti e a peggiorare la percezione della città.
Le guide sottolineano la mancanza di controlli e sanzioni per i comportamenti scorretti, aggravando il problema. La sfida per le città d’arte italiane è bilanciare l’impatto del turismo con la preservazione del patrimonio artistico e culturale, promuovendo un turismo consapevole e rispettoso.
La necessità di sensibilizzare i turisti sull’importanza di rispettare il patrimonio culturale e di adottare comportamenti responsabili è evidente. Solo così si potrà garantire la sostenibilità del turismo e la preservazione delle bellezze artistiche italiane per le generazioni future.