La Corte di Cassazione ha recentemente rivoluzionato l’interpretazione degli accordi prematrimoniali, sancendo la loro piena legittimità in caso di separazione o divorzio. Questa decisione segna un importante cambiamento rispetto alla tradizionale concezione del matrimonio come vincolo indissolubile, non soggetto a regolamentazioni private.
La sentenza, pubblicata nel luglio 2025, fa seguito a un caso riguardante una coppia del Mantovano. I coniugi avevano stipulato un accordo prematrimoniale che prevedeva la restituzione di una somma di denaro da parte del marito alla moglie in caso di separazione. Tale somma copriva contributi per un mutuo, l’acquisto di mobili e altri beni, finanziati con il patrimonio della moglie. La donna aveva inoltre rinunciato ad alcuni beni personali.
Dopo la separazione, la moglie ha richiesto l’applicazione dell’accordo, mentre il marito ne ha contestato la validità, facendo riferimento all’articolo 160 del Codice Civile, che generalmente vieta la modifica dei rapporti patrimoniali coniugali tramite accordi privati. La Cassazione, tuttavia, ha respinto le obiezioni del marito, affermando la validità dell’accordo.
La Corte ha ribadito che la separazione non è la causa dell’accordo, ma una condizione sospensiva che ne determina l’efficacia. In altre parole, l’accordo non produce effetti durante il matrimonio, ma diventa esecutivo solo in caso di separazione o divorzio. Questo nuovo orientamento si basa sull’articolo 1322 del Codice Civile, che garantisce la libertà contrattuale e la stipula di contratti atipici, purché tutelino interessi meritevoli di protezione.
Nonostante questa importante svolta, la Cassazione ha posto alcuni limiti. Gli accordi prematrimoniali non possono modificare i doveri inderogabili della famiglia, come il diritto all’assegno di separazione o gli obblighi di assistenza morale e materiale. Inoltre, qualsiasi accordo che riguardi figli minori sarà sottoposto a un attento scrutinio per garantire il loro miglior interesse. La sentenza rappresenta quindi un significativo passo avanti verso una maggiore flessibilità nella regolamentazione dei rapporti patrimoniali tra coniugi, pur mantenendo saldi i principi fondamentali del diritto di famiglia.
Questa decisione della Cassazione apre nuove prospettive per le coppie che desiderano pianificare in anticipo la gestione del loro patrimonio in caso di separazione, offrendo maggiore chiarezza e sicurezza giuridica. Tuttavia, è fondamentale che gli accordi siano redatti con cura e assistenza legale per garantire la loro validità e la tutela dei diritti di tutte le parti coinvolte.