La Cassazione ha confermato la condanna a un anno per omicidio colposo del dottor Giorgio Galanti, ex medico di Davide Astori. Secondo i giudici, la morte del calciatore nel 2018 era evitabile.
La sentenza evidenzia l’omissione di esami cruciali da parte di Galanti tra il 2014 e il 2017. Segnali di aritmia, ignorati dal medico, avrebbero dovuto portare a indagini più approfondite, come Holter e risonanza magnetica cardiaca.
Questi esami avrebbero potuto diagnosticare la cardiomiopatia aritmogena che causò la fibrillazione ventricolare letale. Galanti rilasciò certificati senza prescrivere ulteriori accertamenti, violando le linee guida mediche.
La Cassazione sottolinea la gravità dell’omissione, ripetuta in due occasioni, che impedì una diagnosi tempestiva di una patologia potenzialmente fatale. La condanna arriva dopo una precedente sentenza per falso ideologico riguardante un certificato medico rilasciato ad Astori.