Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, ha rivolto dure critiche alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in merito alla liberazione di Almasri, accusato di stupro, traffico di esseri umani e omicidio. In una dichiarazione rilasciata il 5 agosto 2025, Bonelli ha definito la decisione di liberare Almasri “assurda” e un’onta che nessun processo potrà cancellare.
Bonelli ha sottolineato la gravità dei crimini attribuiti ad Almasri, tra cui lo stupro di minori, evidenziando la violazione dei principi morali che, a suo dire, dovrebbero guidare l’azione di governo. La sua dichiarazione sottolinea la preoccupazione per l’impunità di crimini così efferati e solleva interrogativi sulle procedure che hanno portato alla liberazione dell’individuo.
Il deputato non si è limitato a criticare la decisione, ma ha anche evidenziato l’impatto che questa decisione ha avuto sull’opinione pubblica e sul senso di giustizia. La liberazione di un individuo accusato di crimini così gravi, secondo Bonelli, rappresenta un’onta per il Paese e mina la fiducia nella capacità del sistema giudiziario di garantire giustizia alle vittime.
Le dichiarazioni di Bonelli aprono un dibattito sulla gestione del caso Almasri e sulle garanzie di sicurezza per le potenziali vittime future. L’attenzione si concentra ora sulle motivazioni che hanno portato alla liberazione di Almasri e sulle eventuali falle nel sistema giudiziario italiano. Le critiche mosse da Bonelli aprono la strada a possibili approfondimenti parlamentari e ad una più ampia discussione pubblica sulla questione.
La vicenda, resa pubblica da Agenzia Vista, ha suscitato un ampio dibattito pubblico e politico, con diverse forze politiche che si sono espresse sull’accaduto, richiedendo maggiore trasparenza e chiarezza sulle decisioni prese. La gravità delle accuse e la reazione da parte del deputato Bonelli mettono in evidenza la necessità di un’attenta analisi delle procedure giudiziarie e delle misure di sicurezza adottate nei casi di crimini gravi.