Ieri sera, 11 agosto, intorno alle 20:00, un giovane di 22 anni si è lanciato dal Ponte Sisto nel fiume Tevere a Roma. Una donna, testimone oculare dell’accaduto, ha prontamente allertato il numero di emergenza 112, segnalando un possibile tentativo di suicidio.
Due Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma, intervenuti sul posto, hanno assistito alla scena. Dal Lungotevere dei Vallati hanno visto il giovane in difficoltà al centro del fiume, in evidente pericolo di annegamento. Senza esitazione, i due militari si sono tuffati nel Tevere per prestare soccorso.
Il salvataggio si è rivelato complesso. Il 22enne, che presentava problemi psichiatrici e precedenti tentativi di suicidio, opponeva resistenza, rendendo difficile l’intervento dei Carabinieri. Il giovane, originario dell’Etiopia, si divincolava ripetutamente dalla presa, ingerendo una considerevole quantità di acqua del fiume. Altri colleghi accorsi in supporto hanno collaborato per portare a riva il 22enne.
Una volta raggiunto il bordo del fiume, il giovane è stato affidato al personale del 118, che lo ha trasportato in codice rosso psichiatrico presso l’ospedale San Camillo. Le sue condizioni, per fortuna, non sono risultate essere in pericolo di vita. I due Carabinieri, come da prassi in situazioni di questo tipo, sono stati sottoposti a controlli precauzionali presso l’ospedale Sant’Eugenio.
L’intervento dei Carabinieri rappresenta un esempio di coraggio e abnegazione, sottolineando l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire la sicurezza dei cittadini anche in situazioni di elevata criticità. L’episodio evidenzia anche l’importanza della tempestività nell’intervenire in caso di tentativi di suicidio e la necessità di un supporto adeguato per le persone affette da problemi di salute mentale.