Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha espresso forti perplessità sul progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, definendolo un’arma di distrazione di massa in un video pubblicato sul suo profilo Instagram.
Secondo Calenda, la realizzazione del ponte appare irrealistica, considerando le difficoltà infrastrutturali esistenti in Sicilia, con una rete ferroviaria inefficiente e una carenza di strade adeguate. Ha sottolineato l’incapacità di risolvere problemi più urgenti e basilari, come il miglioramento dei servizi ferroviari, prima di affrontare un progetto di così grande portata e costo.
Calenda ha evidenziato l’incoerenza di focalizzarsi su un’opera così ambiziosa, trascurando le necessità immediate della popolazione siciliana. Ha messo in discussione la fattibilità del progetto, considerandolo un modo per distogliere l’attenzione da problemi più concreti e pressanti che richiedono soluzioni immediate e concrete.
Il leader di Azione ha utilizzato un linguaggio diretto e critico, sottolineando la necessità di priorità diverse per migliorare le infrastrutture e i servizi in Sicilia. L’affermazione del Ponte come “arma di distrazione di massa” mira a evidenziare una presunta mancanza di realismo e di pianificazione nell’affrontare le questioni infrastrutturali italiane.
Le dichiarazioni di Calenda hanno acceso un dibattito sulla priorità dei progetti infrastrutturali in Italia e sull’efficacia dei fondi pubblici destinati a grandi opere rispetto alle necessità locali. La sua critica si concentra sulla necessità di una gestione più efficiente delle risorse e sulla priorità di risolvere i problemi più urgenti prima di intraprendere progetti di grande scala.
Il video di Calenda, diffuso attraverso i social media, ha contribuito ad alimentare il dibattito pubblico sul Ponte sullo Stretto, sollevando interrogativi sulla sua effettiva utilità e sulla convenienza economica e sociale rispetto ad altre possibili soluzioni per migliorare le infrastrutture italiane.