Un focolaio di botulismo ha colpito Diamante, in provincia di Cosenza, causando il ricovero di undici persone, tre delle quali in terapia intensiva e tre decedute. Tra i ricoverati, Gaia Vitiello, una studentessa 24enne di Napoli, ha raccontato la sua esperienza al Corriere della Sera.
La sera del 5 agosto, dopo una serata in discoteca, Gaia e i suoi amici si sono fermati da un paninaro per un pasto veloce. Mentre i suoi amici hanno farcito i loro panini con maionese, salsicce e patatine, Gaia ha aggiunto anche i broccoli, una scelta insolita per lei, in quanto era la prima volta che lo faceva.
Poco dopo, Gaia ha iniziato a manifestare sintomi di malessere, tra cui diarrea. Inizialmente, ha pensato ad una semplice indigestione, ma il giorno successivo i sintomi si sono aggravati. La difficoltà a deglutire e i tremori alle gambe l’hanno allarmata, portandola a cercare aiuto.
La sorella di Gaia l’ha immediatamente trasportata alla clinica Tirrenia di Belvedere Marittimo, da dove è stata poi trasferita all’ospedale di Cosenza. Qui, i medici hanno rapidamente diagnosticato il botulismo e le hanno somministrato l’antitossina, arrivata dalla farmacia militare di Taranto.
Grazie alle cure ricevute, Gaia è riuscita a superare l’emergenza. La sua testimonianza evidenzia la rapidità dell’insorgere dei sintomi e l’importanza di un intervento medico tempestivo nel caso di sospetto botulismo. L’episodio sottolinea anche i rischi connessi al consumo di alimenti contaminati, anche in contesti apparentemente sicuri come un paninaro.
Nonostante l’esperienza traumatica, Gaia non ha intenzione di rinunciare alle sue vacanze a Diamante, un luogo a lei caro, dove intende tornare appena possibile per riabbracciare la sua famiglia e godersi il mare.
Il caso di Diamante rappresenta un monito sulla sicurezza alimentare e sull’importanza di una corretta conservazione e manipolazione degli alimenti per prevenire episodi simili. Le autorità sanitarie stanno conducendo indagini per accertare la fonte della contaminazione e adottare misure preventive per evitare future tragedie.