Claudio Borgia, vicesindaco di Montebelluna e presidente provinciale di Fratelli d’Italia Treviso, ha denunciato pubblicamente una campagna di body shaming subita sui social media. In un post sui suoi profili, ha riportato alcuni dei commenti offensivi ricevuti, quali “Sei grasso. Fai schifo” e “Sei una palla di lardo”, sottolineando l’impatto negativo di questi attacchi sulla vita delle persone.
Borgia ha sottolineato la necessità di contrastare questa piaga sociale non attraverso nuove leggi, ma promuovendo educazione, umanità e rispetto. Ha invitato tutti coloro che si trovano a subire episodi simili a non rinchiudersi in se stessi e a non permettere che le parole degli haters interferiscano con il raggiungimento dei propri obiettivi. Ha incoraggiato tutti a mostrare se stessi senza vergogna, lanciando un appello particolare per la spiaggia di Ferragosto: “Domani in spiaggia ci si toglie la maglia: mostratevi come siete, senza vergogna.”
Il vicesindaco ha rivelato di aver iniziato un percorso per migliorare la propria forma fisica, ma ha utilizzato l’autoironia come strumento di difesa contro le offese online. Ha concluso affermando che la vergogna dovrebbe ricadere sugli haters e sui bulli che si nascondono dietro uno schermo, offendendo pubblicamente chi poi incontrano nella vita reale.
Borgia ha scelto di condividere la sua esperienza personale per sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema diffuso e sottolineare l’importanza del rispetto reciproco e della lotta contro il cyberbullismo. Il suo messaggio incoraggia a reagire alle offese con forza interiore e a non lasciarsi condizionare dai giudizi superficiali degli altri.
L’episodio solleva ancora una volta il dibattito sul body shaming e l’uso dei social media, ricordando la necessità di promuovere una cultura della gentilezza e del rispetto, contrastando fenomeni di bullismo e discriminazione. La condivisione pubblica di esperienze come quella del vicesindaco Borgia può contribuire a creare una maggiore consapevolezza e a incoraggiare azioni concrete per contrastare questa problematica.