Una famiglia ebrea residente a Milano, nella zona Forze Armate, ha denunciato un atto vandalico di matrice antisemita avvenuto nella mattinata del 4 agosto 2025. Sulla porta del loro appartamento sono state ritrovate due svastiche disegnate con un pennarello nero, accompagnate dalle scritte “ebrei basta” e “muor”.
La scoperta ha profondamente scosso la 30enne che vive nell’appartamento con la madre. In un’intervista rilasciata a Repubblica, la donna ha espresso paura e senso di vulnerabilità, descrivendo la situazione come se lei e la madre fossero state “marchiate”. La sensazione di insicurezza e la paura di uscire di casa sono state descritte come intense e traumatiche.
Le indagini, affidate alla Digos, sono in corso. La mancanza di telecamere all’interno del condominio rende più complessa l’identificazione del responsabile. Gli inquirenti stanno analizzando alcuni elementi, tra cui il momento scelto per l’atto vandalico, che coincide con l’uscita di casa della 30enne, e la presenza di colla nella serratura di un altro appartamento dello stabile. Queste osservazioni potrebbero suggerire la possibilità che l’autore sia un residente dello stesso condominio.
La famiglia si dice sconcertata e incredula di essere diventata bersaglio di questo attacco. Si descrivono come persone riservate, che non hanno mai dato motivo di conflitto con i vicini. L’episodio ha causato un profondo senso di ansia e paura, tanto che la madre si è rifugiata in casa, temendo nuove aggressioni.
L’accaduto ha sollevato preoccupazione per la sicurezza della comunità ebraica milanese e sottolinea la persistenza di fenomeni di intolleranza e discriminazione. Le autorità stanno lavorando per individuare il responsabile e garantire la sicurezza della famiglia colpita.
L’episodio evidenzia la necessità di una maggiore attenzione e di una condanna unanime di atti di odio e violenza, a tutela della comunità e della convivenza civile. La lotta contro l’antisemitismo e tutte le forme di discriminazione rimane una priorità fondamentale.