La vendita del 75% di Athena Pubblicità, società di raccolta pubblicitaria di Daniela Santanché, all’imprenditore Giorgio Armaroli è avvenuta a titolo gratuito. L’operazione, formalizzata dopo l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2024, rivela una situazione finanziaria critica per l’azienda. Il bilancio, disponibile presso il registro della Camera di Commercio di Milano, mostra una perdita di 4.968.826 euro nel 2024, un netto peggioramento rispetto ai 61.938 euro di perdita del 2023. Tale perdita è principalmente dovuta alla svalutazione della partecipazione in Visibilia Editore.
Il fatturato di Athena Pubblicità è diminuito, passando da quasi 4 milioni di euro nel 2023 a 3,465 milioni di euro nel 2024. La perdita è stata coperta utilizzando il patrimonio netto, rendendo necessaria una ricapitalizzazione. Una parte di questa ricapitalizzazione è stata coperta indirettamente dalla rinuncia di Immobiliare Dani, società della Santanché, alla restituzione di un finanziamento. La restante parte, secondo le dichiarazioni dell’amministratore Giuseppe Concordia, sarebbe dovuta essere coperta dai soci nel corso del 2025, ma la maggioranza delle quote è già passata ad Armaroli, lasciando incerto chi si assumerà tale onere.
L’indebitamento di Athena Pubblicità è significativo. I debiti con le banche (circa 3 milioni di euro) coinvolgono principalmente Banca Popolare di Sondrio e Mediocredito Centrale. Inoltre, si evidenzia un debito di 1.075.000 euro con Visibilia Editore, società sempre legata alla Santanché. Il bilancio mostra anche un aumento dei debiti con gli istituti di previdenza, legati ad un verbale INPS sulla cassa integrazione. Tale debito, inizialmente di 289.418,78 euro, è stato ridotto a 232.985,71 euro grazie ad uno sconto del 50% sulle sanzioni e rateizzato in 24 mesi.
In sintesi, la cessione gratuita di Athena Pubblicità avviene in un contesto di significative perdite, elevato indebitamento e problematiche con l’INPS relative alla cassa integrazione. La situazione finanziaria della società prima della vendita solleva interrogativi sulla sostenibilità dell’operazione a lungo termine e sul ruolo dei nuovi proprietari nella risoluzione delle criticità emerse.