Jannik Sinner, numero uno al mondo, continua a indossare un manicotto al braccio destro anche dopo la guarigione del gomito. Questa scelta non è dettata da moda o stile, ma dalla costante ricerca della perfezione atletica, un principio che lo stesso Sinner ha pubblicamente ribadito.
Inizialmente utilizzato per stabilizzare il gomito infortunato durante Wimbledon, il manicotto è diventato un elemento fondamentale dell’equipaggiamento del tennista altoatesino. Sebbene i problemi articolari siano risolti, Sinner ha riscontrato un miglioramento del feeling con la racchetta indossando la fascia.
Secondo Matteo Tinelli, sport therapist, il manicotto contribuisce a ridurre le vibrazioni generate da ogni colpo di racchetta. Queste vibrazioni, ripetute migliaia di volte durante una partita, possono affaticare muscoli e tendini nel tempo, causando microtraumi e infiammazioni. Il manicotto, agendo come una seconda pelle, attenua queste vibrazioni, riducendo lo stress meccanico sull’articolazione.
Oltre a questa funzione principale, il manicotto favorisce un movimento più fluido ed efficiente, ottimizzando la dispersione dell’energia durante il gioco. Inoltre, la sua azione contenitiva contribuisce al drenaggio linfatico, riducendo gonfiori e accelerando il recupero muscolare. L’utilizzo del manicotto dimostra quindi una ricerca di ottimizzazione delle prestazioni in ogni dettaglio.
Nella tennis moderno, caratterizzato da un livello atletico estremamente elevato, i dettagli diventano cruciali per la competitività. Se un campione come Sinner riconosce un vantaggio competitivo nell’utilizzo del manicotto, è probabile che questa pratica si diffonda, anche tra tennisti non professionisti. L’innovazione e la ricerca della perfezione, sia fisica che tecnica, sono fondamentali per raggiungere i vertici del tennis professionistico.
L’adozione del manicotto da parte di Sinner sottolinea l’attenzione sempre maggiore che i tennisti di alto livello dedicano all’aspetto della prevenzione degli infortuni e all’ottimizzazione delle performance, attraverso anche l’utilizzo di strumenti tecnologici e accessori innovativi. Il suo esempio potrebbe dunque aprire la strada a nuove tendenze nel mondo del tennis.