Lorena Venier, infermiera 61enne, ha confessato l’omicidio del figlio Alessandro, 35 anni. La donna ha descritto nel dettaglio le modalità dell’efferato crimine, affermando di aver sezionato il corpo del figlio in tre parti utilizzando un seghetto e un lenzuolo per contenere il sangue. Successivamente, con l’aiuto di Mailyn Castro Monsalvo, compagna di Alessandro, ha tentato di occultare i resti nel tentativo di farli sparire in un bosco di montagna.
Secondo la confessione di Lorena Venier, Alessandro sarebbe stato prima narcotizzato con un farmaco sciolto nel limone. Nonostante ciò, essendo ancora vivo, la donna avrebbe somministrato due iniezioni di insulina per assicurarsi la sua morte. Successivamente, Mailyn Castro Monsalvo avrebbe strangolato Alessandro utilizzando i lacci delle sue scarpe. Lorena Venier ha ammesso di aver acquistato della calce su Amazon alcuni giorni prima dell’omicidio, utilizzata poi per ricoprire i resti del figlio.
La dinamica dell’omicidio, secondo la confessione di Lorena Venier, è stata dettata dalla paura che Alessandro rappresentasse una minaccia per la vita di Mailyn e per lei stessa. Alessandro aveva infatti una condanna per lesioni personali e aveva manifestato intenzioni di partire per la Colombia per evitare ulteriori conseguenze legali. La madre sostiene che, data la violenza di Alessandro, l’uccisione fosse l’unica soluzione per evitare un pericolo imminente per le donne.
L’indagine è attualmente focalizzata sulla ricostruzione delle responsabilità tra Lorena Venier e Mailyn Castro Monsalvo. Quest’ultima, che attualmente è in cura per una depressione post-partum, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali. È stata lei a contattare il 112, riferendo di un tentativo di omicidio da parte di Lorena Venier. Le indagini dovranno chiarire il ruolo effettivo di ciascuna delle due donne nell’omicidio e il grado di premeditazione del crimine, alla luce dell’acquisto della calce.
Il quadro che emerge è complesso e contraddittorio. Da un lato, la confessione dettagliata di Lorena Venier, dall’altro la posizione di Mailyn Castro Monsalvo, ancora da chiarire. Il passato di Alessandro Venier, caratterizzato da violenza sugli animali, alcolismo, problemi di droga e precedenti penali, contribuisce a rendere il caso ancora più intricato. Le autorità stanno valutando l’opportunità di una perizia psichiatrica per Lorena Venier, considerata la gravità del crimine e la sua confessione. Le indagini sono in corso per ricostruire completamente la vicenda e accertare le responsabilità di ciascuna delle persone coinvolte.