Un’inchiesta della BBC ha rivelato l’esistenza di una rete internazionale clandestina che condivide online video di torture e uccisioni di gatti, spesso cuccioli. L’organizzazione criminale, che conta migliaia di membri in tutto il mondo, utilizza app di messaggistica crittografata per comunicare e condividere contenuti estremamente violenti.
L’indagine è iniziata dopo la condanna di due adolescenti inglesi per la tortura e l’uccisione di due gattini. Il ritrovamento dei corpi mutilati e la presenza di strumenti affilati sul luogo del delitto hanno fatto emergere sospetti su una rete più ampia.
Le origini della rete sembrano essere in Cina, ma si è diffusa in numerosi paesi, tra cui Regno Unito, Giappone ed altri stati europei. I giornalisti della BBC hanno avuto accesso a chat in cui utenti britannici descrivono come ottenere gattini tramite enti di beneficenza per poi maltrattarli, condividendo moduli di azione e annunci di vendita con commenti agghiaccianti.
Tra maggio 2023 e maggio 2024, il gruppo animalista Feline Guardians ha rilevato la pubblicazione online di un nuovo video di tortura ogni 14 ore, identificando 24 gruppi attivi. Un individuo avrebbe prodotto e condiviso oltre 200 video che documentano l’uccisione di gatti. Una volontaria sotto copertura ha descritto l’esperienza come profondamente straziante, evidenziando la crudeltà senza limiti degli utenti.
I video mostrano gatti annegati, squartati o lasciati morire di fame. In alcuni casi, si parla di rianimare gli animali con l’elettricità per prolungare la sofferenza. I nuovi membri sono spesso spinti a produrre contenuti propri come ‘prova di ingresso’. Un episodio particolarmente raccapricciante è stato una ‘gara’ per uccidere 100 gatti nel settembre 2023.
Minori sembrano essere coinvolti nella rete. Un utente ha dichiarato di avere 10 anni e di godere nel torturare i gatti. Uno dei membri più attivi, che si fa chiamare ‘Little Winnie’, è stato identificato come un ragazzo di 27 anni residente a Tokyo, ma ha negato ogni coinvolgimento.
La mancanza di normative in alcuni paesi, come la Cina, permette la produzione di questi contenuti senza conseguenze legali. Feline Guardians ha organizzato proteste davanti all’ambasciata cinese a Londra, chiedendo interventi. La parlamentare inglese Johanna Baxter ha espresso preoccupazione, collegando l’abuso sugli animali alla violenza sugli esseri umani.
La situazione evidenzia un problema globale, con facile accesso a questi contenuti per chiunque, compresi i bambini. L’inchiesta solleva serie preoccupazioni sulla necessità di una maggiore regolamentazione e di una collaborazione internazionale per contrastare questo fenomeno.