Il 15 agosto 2025 segna il cinquantesimo anniversario di “Amici miei”, il celebre film di Mario Monicelli. Uscito in anteprima a Ferragosto del 1975, il capolavoro è diventato un simbolo dell’Italia del passato e un’icona della cultura cinematografica italiana.
L’idea originale era di Pietro Germi, ma la regia e la sceneggiatura furono affidate a Monicelli, che arricchì il progetto con la sua visione e con i suoi indimenticabili personaggi: il Conte Raffaello Mascetti (Ugo Tognazzi), il giornalista Giorgio Perozzi (Philippe Noiret), il Professor Alfeo Sassaroli (Adolfo Celi), l’architetto Rambaldo Melandri (Gastone Moschin) e il barista Guido Necchi (Duilio Del Prete).
Questi amici di vecchia data, uniti da una complicità irriverente, sono i protagonisti delle celebri “zingarate”, situazioni comiche e surreali che hanno arricchito il vocabolario italiano con espressioni come “supercazzola”. Queste frasi, simbolo di creatività ed evasione, sono diventate un vero e proprio marchio, riproposto su magliette e accessori.
Il film è ambientato a Firenze, e diverse location sono ancora oggi riconoscibili. Il Bar Necchi, ad esempio, è diventato un luogo di culto per gli appassionati. Per celebrare l’anniversario, l’Associazione Cult(urale) Conte Mascetti organizza tour a tema, che ripercorrono i luoghi chiave della pellicola, permettendo ai partecipanti di scoprire angoli nascosti della città.
Questi tour, che riprenderanno a settembre, offrono un’esperienza immersiva, grazie all’utilizzo di tablet che permettono di visualizzare scene del film durante il percorso, mostrando come i luoghi siano cambiati nel tempo. I partecipanti potranno visitare luoghi iconici come la tomba di Adelina, il Bar Necchi, il binario 16 della stazione e Piazza Santo Spirito, scenario del “funeralone” del Perozzi.
“Amici miei” non è solo un film, ma un’esperienza che continua a vivere nel tempo. La sua comicità, la sua ironia e la sua rappresentazione di un’Italia ormai scomparsa lo rendono un classico senza tempo, ancora oggi capace di divertire e far riflettere.
L’eredità di Monicelli e del suo capolavoro continua a ispirare nuove iniziative e a richiamare l’attenzione su un’opera che ha segnato indelebilmente la storia del cinema italiano. Le celebrazioni del cinquantenario rappresentano un’occasione per riscoprire il film e per rivivere la magia di un’epoca indimenticabile.